Pulizie per studi medici.
Studi dentistici, centri analisi, laboratori, fisiatri, ambulatori, poliambulatori ecc.
la cura della pulizia delle strutture sanitarie è di vitale importanza per il loro corretto funzionamento.
In una struttura medico sanitaria è imperativo occuparsi della pulizia e dell’ ordine per garantire il giusto svolgersi delle attività medicali, basti pensare che una percentuale delle persone che sono ricorse a cure sanitarie hanno riscontrato infezioni contratte all’ interno della struttura stessa.
É doveroso un distinguo o per lo meno non dobbiamo parlare solo di pulizie da effettuarsi all’ interno delle strutture mediche ma anche di sanificazione e disinfezione.
Pulizie, sanificazioni e disinfezioni nelle strutture sanitarie.
Nel caso delle strutture sanitarie bisogna partire dal distinguo nella qualificazione d’uso dei vari ambienti. Dunque, è fondamentale che dal concetto di Pulizia si possa passare a quello di Sanificazione e Disinfezione. Quando non è necessario creare locali con condizioni di carica microbica particolari, ma è sufficiente una situazione ambientale con una carica microbica entro limiti standard allora rientriamo nel concetto di Sanificazione. Altro e diverso è il caso della disinfezione che è volta ad assicurare la necessità di avere alcuni ambienti in condizione di asetticità (ambienti in cui è rilevabile una “carica batterica al di sotto del normale standard accettato”). E’ lampante che avere ambienti totalmente asettici è praticamente impossibile con i trattamenti ordinari.
Sanificazione Il complesso dei procedimenti e delle operazioni di sanitizzazione.
Spesso si fa riferimento al concetto di pulizia come ad un insieme di operazioni atte a pulire ed ognuno di noi ha una propria idea di pulizia e spesso i termini “pulizia” o “sanificazione” o “disinfezione” li utilizziamo erroneamente come sinonimi.
In realtà ognuno di questi termini ha significati tecnici ben precisi va da se che debbano essere utilizzati in modo corretto e consapevole.
” Pronti per le sanificazioni per il coronavirus covid 19”
New Clean srl in Franciacorta
Differenze fra pulizie sanificazioni e disinfezioni
Con “PULIZIA” andiamo a delineare l’ insieme delle operazioni che si compiono per eliminare lo sporco visibile come macchie, corpi estranei, rifiuti, compresi i cattivi odori. La pulizia la si ottiene impiegando l’ utilizzo di prodotti detergenti ed ha il suo fine “estetico” che sanitario.
SANIFICAZIONE ambientale viene intesa come attività che riguarda il complesso di operazioni e procedimenti di ordine pratico e sanitario atto a rendere salubre un determinato ambiente mediante le attivita’ di pulizia e detergenza e/o di successiva disinfezione. Pulizia, detergenza, eventuale disinfezione: queste sono le attivita’ che stanno alla base della sanificazione, che ne rappresenta l’insieme non gia’ sommativo, ma opportunamente calibrato a seconda del contesto in cui si interviene. Per la sanificazione ci si avvale dell’uso di detergenti per ridurre il numero di contaminanti batterici presenti su oggetti e superfici consentendo di mantenere livelli igienici di sicurezza.
DISINFEZIONE è l’ insieme delle operazioni che si svolgono dopo la “pulizia” e hanno l’ obiettivo di diminuire al minimo le cariche batteriche (microorganismi) In ambito socio sanitario la disinfezione può essere definita come l’insieme delle operazioni messe in campo al fine di ridurre a livelli definiti “di sicurezza” i microrganismi patogeni (come i virus, batteri, funghi, spore, protozoi) presenti su una superficie o presenti all’ interno di un ambiente tramite uccisione, inattivazione o allontanamento di questi.
La disinfezione si divide in tre livelli
- disinfezione di basso livello
- disinfezione di medio livello
- disinfezione di alto livello
La disinfezione di basso livello permette di eliminare i virus, i batteri e funghi meno resistenti ma lascia sulle superfici i microrganismi più resistenti.
La disinfezione di medio livello elimina la gran parte di microrganismi ma è ancora inefficace contro le forme batteriche dette vegetative che sono molto resistenti.
La disinfezione di alto livello permette di eliminare la maggior parte dei microrganismi, lasciando sulle superfici una percentuale di essi molto bassa. Alcune forme di tipo vegetativo riescono a resistere anche a questo tipo di disinfezione e per l’eliminazione di essi occorrerà far ricorso alla sterilizzazione.
Per la disinfezione occorrono delle sostanze chimiche, i disinfettanti o gli antisettici.
Ne esistono di vari tipi ma la loro efficacia è legata a una serie di condizioni che si possono verificare, tra questi:
- la forma dei materiali da disinfettare
- la presenza di materiale organico (sangue, liquidi biologici, ecc.) sulle superfici
quantità di microrganismi presenti - la qualità e concentrazione del disinfettante usato
- il tempo di contatto disinfettante/materiale
- condizioni ambientali quali la temperatura
Alcune caratteristiche variabili della disinfezione:
Sulle superfici lisci e non porose il disinfettante ha un’efficacia maggiore rispetto alle superfici porose o con forme irregolari.
Il sangue e le sostanze organiche inattivano i disinfettanti rendendoli inefficaci o quasi.
Se il disinfettante viene utilizzato a una concentrazione più bassa di quella prevista perde di efficacia.
Se il disinfettante viene tenuto per un tempo breve a contatto con le superfici da disinfettare può essere inefficace. Esistono dei tempi ben precisi da rispettare; tenerlo più a lungo del previsto non sempre è sinonimo di “disinfezione più efficace”.
I fattori ambientali influiscono sul buon esito della disinfezione.
Nel caso della temperatura il ranch idoneo è tra i 20°C e i 37°C.
Tipi di materiale su cui eseguire la disinfezione. Il materiale ospedaliero in genere viene suddiviso in 3 tipologie:
materiale non critico, quello che non viene a contatto con superfici o parti corporee che possono causare trasmissione di infezioni. Tra questi vi sono la biancheria piana, forbici per bendaggi e superfici di lavoro.
materiale semicritico, quello che viene a contatto con mucose integre dei pazienti. Questo in genere è monouso, se così non è va decontaminato prima e disinfettato poi. Tra questi materiali rientrano i termometri rettali, ed endoscopi.
materiale critico, quello che entra in contatto con parti corporee a rischio come il sangue. Anche questi materiali se non sono monouso vanno decontaminati, disinfettati e successivamente anche sterilizzati.
Per poter eseguire bene la disinfezione bisogna conoscere , tra l’altro, le caratteristiche del prodotto usato:
- spettro d’azione
- concentrazione d’uso
- materiali e superfici su cui si può usare
- incompatibilità d’uso con altri prodotti (eventuale)
- tempi di contatto
- data di scadenza
- precauzioni da usare durante l’uso e per la conservazione
Nella pulizie delle strutture sanitarie è necessario fissare adeguati protocolli anche stilando piani di pulizia particolareggiati per il mantenimento di un elevato standard qualitativo delle operazioni di pulizia e con specifiche rispetto agli ambienti, singolarmente, ed in ragione alla loro destinazione d’uso.
Come possiamo operare all’ interno delle strutture sanitarie:
- pulizie ordinarie: pulizie ordinarie di routine
- pulizie periodiche: pulizie profonde da svolgersi a scadenze programmate
- pulizie straordinarie: pulizie nate da esigenze particolari e/o straordinarie